Le Aziende…. mucche da mungere o figli da proteggere?
Le Aziende…. mucche da mungere o figli da proteggere?
Sembra una strana similitudine, ma non più di tanto.
Oggi mi capita di imbattermi in esperienze dove gli imprenditori pensano alla loro azienda come un figlio, e fanno per essa tutto quello che un buon padre farebbe per i propri figli. La tutelano, la fanno crescere con la dovuta formazione, educazione, e tute le altre attenzioni che possano servire per un futuro sempre più prospero e sereno.
Nello specifico, curano la propria azienda e chi insieme a loro la portano avanti. Hanno sempre una attenzione alta nei confronti dei collaboratori, dando loro sempre più attenzione.
Portano avanti la loro azienda insieme ai propri collaboratori, dedicando loro tempo e attenzioni, proprio come se fosse una famiglia. E come si fa nelle famiglie, o almeno si dovrebbe, tutti i componenti hanno un ruolo fondamentale, nessuno è meno di nessuno, come un padre per i cui i figli sono tutti uguali. Quindi coinvolgono i loro collaboratori, nelle decisioni aziendali, chiedono loro quali sono le loro idee, li ascoltano e condividono vision e mission aziendali, ottenendo coinvolgimento, partecipazione, motivazione e attaccamento all’azienda.
Gli imprenditori di questa categoria non sono per forza persone di grande storia imprenditoriale. Sono avvolte anche persone molto giovani che hanno compreso cosa significa fare veramente azienda. Hanno l’idea dell’investimento nelle idee dei propri collaboratori e guardano al futuro come qualcosa che deve sempre essere guardato con attenzione ma grande sfida e capacità di inventiva.
Come qualcuno dice, “hanno la testa tra le nuvole ma i piedi per terra”!
Accanto a questa categoria, e fortunatamente mi sono imbattuto in queste esperienze in maniera sporadica, esiste però quella categoria che guarda la propria azienda come una “mucca da mungere”. L’espressione sicuramente non dà una bellissima immagine, ma dà la corretta idea.
Sono quella parte di imprenditori che guardano più a speculare sulla propria azienda piuttosto che a costruirne un futuro. Fanno leva su di essa per soddisfare le proprie esigenze anche personali o realizzare nel breve quello che più li aggrada senza pensare a quello che è il futuro.
Queste persone lavorano sicuramente per cercare nuove alternative aziendali, nuovo business e tecnologie avanzate, ma allo stesso tempo pensano a sé stessi, spesso drenando dall’azienda forze finanziarie importanti, fondamentali per una migliore e più stabile crescita. Sostanzialmente la loro azienda è una “mucca da mungere”, per poi aspettare che si riproduca un po’ di latte per mungerla di nuovo.
Non mi esprimo su quale sia la migliore categoria tra le due, ma credo che un buon padre di famiglia debba assolutamente guardare al futuro dei propri figli. Guardare a quelli che potranno essere le loro esigenze e quindi le necessità che possono presentarsi nel futuro. Non dimenticando quelli che possono essere gli imprevisti che si presentano.
Da imprenditore come tanti di voi che leggeranno questo breve articolo, il suggerimento che mi sento di dare è: analizza le tue uscite, stima veramente quelli che sono i tuoi costi e se ne hai da tagliare, taglia!!!
Investi in tutto ciò che ti può dare sviluppo, siano essi i collaboratori o infrastrutture, ma valuta bene quello che sono le vere alternative produttive. Valuta bene perché se un buon padre di famiglia ha difficoltà nell’amministrare le finanze di casa è lui il primo a fare sacrifici.
Ricorda la grande responsabilità sociale che rivesti, non solo per te e la tua famiglia ma per tutto quello che è l’indotto che direttamente o indirettamente fa capo a te.